Arrestato in un attico di lusso in Spagna il latitante Fausto Pellegrinetti, considerato il boss della nuova banda della Magliana.
Era ricercato da 15 anni: Fausto Pellegrinetti, 76 anni, che utilizzava diverse identità alternative, era stato condannato in via definitiva a 13 anni di reclusione per reati di associazione per delinquere finalizzati al narcotraffico e al riciclaggio. Trascorreva la sua latitanza in un'abitazione di lusso, un attico, nel centro di Alicante, nel sud della Spagna. Nel '93 era evaso dalla clinica romana “Belvedere Mondello”, ed era riuscito a far perdere le proprie tracce.
Dopo due anni di indagini, la polizia italiana e spagnola lo ha rintracciato e prelevato, e l'uomo non ha opposto resistenza. Negli anni '80 erano frequenti i suoi contatti con Danilo Abbruciati, Edoardo Toscano e Antonio Mancini, esponenti di spicco della banda della Magliana, coi quali si parlò anche di un attentato alla vita del giudice Imposimato. Ora era considerato il boss della nuova banda della Magliana: dalla latitanza dorata gestiva business milionari grazie all'import-export di cocaina, i cui proventi venivano riciclati in un ventaglio di attività diversificate.
Francesca Biliotti
Era ricercato da 15 anni: Fausto Pellegrinetti, 76 anni, che utilizzava diverse identità alternative, era stato condannato in via definitiva a 13 anni di reclusione per reati di associazione per delinquere finalizzati al narcotraffico e al riciclaggio. Trascorreva la sua latitanza in un'abitazione di lusso, un attico, nel centro di Alicante, nel sud della Spagna. Nel '93 era evaso dalla clinica romana “Belvedere Mondello”, ed era riuscito a far perdere le proprie tracce.
Dopo due anni di indagini, la polizia italiana e spagnola lo ha rintracciato e prelevato, e l'uomo non ha opposto resistenza. Negli anni '80 erano frequenti i suoi contatti con Danilo Abbruciati, Edoardo Toscano e Antonio Mancini, esponenti di spicco della banda della Magliana, coi quali si parlò anche di un attentato alla vita del giudice Imposimato. Ora era considerato il boss della nuova banda della Magliana: dalla latitanza dorata gestiva business milionari grazie all'import-export di cocaina, i cui proventi venivano riciclati in un ventaglio di attività diversificate.
Francesca Biliotti
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