Sono 1.100 i migranti e profughi che restano all'aperto a Belgrado in balia di neve e gelo, la gran parte di loro accampati sotto deboli tende, parcheggi coperti, locali e magazzini abbandonati intorno alla grande stazione degli autobus, lo rende noto Svetlana Velimirovic, del commissariato serbo per i profughi.
Ieri circa 250 di tali migranti avevano accettato di trasferirsi in centri di accoglienza e luoghi al riparo e riscaldati non lontano da Belgrado, rispondendo ai ripetuti appelli del governo serbo preoccupato per le condizioni disumane e al limite della sopravvivenza dei migranti della stazione. Sono in tanti con sintomi di raffreddamento e problemi alle vie respiratorie.
"Noi vogliamo che nessun migrante resti al freddo e sotto la neve, e intendiamo garantire a tutti loro - come avvenuto finora - condizioni normali di vita nei centri di accoglienza" dove sono al caldo, con cibo e assistenza medica, ha detto il ministro dell'interno Stefanovic.
Nonostante la chiusura della rotta balcanica, tra 100 e 150 migranti e profughi arrivano in Serbia quotidianamente, con una parte di loro che prosegue verso il confine ungherese. Le autorita' di Budapest consentono l'ingresso ogni giorno in Ungheria fino a venti richiedenti asilo.
Ieri circa 250 di tali migranti avevano accettato di trasferirsi in centri di accoglienza e luoghi al riparo e riscaldati non lontano da Belgrado, rispondendo ai ripetuti appelli del governo serbo preoccupato per le condizioni disumane e al limite della sopravvivenza dei migranti della stazione. Sono in tanti con sintomi di raffreddamento e problemi alle vie respiratorie.
"Noi vogliamo che nessun migrante resti al freddo e sotto la neve, e intendiamo garantire a tutti loro - come avvenuto finora - condizioni normali di vita nei centri di accoglienza" dove sono al caldo, con cibo e assistenza medica, ha detto il ministro dell'interno Stefanovic.
Nonostante la chiusura della rotta balcanica, tra 100 e 150 migranti e profughi arrivano in Serbia quotidianamente, con una parte di loro che prosegue verso il confine ungherese. Le autorita' di Budapest consentono l'ingresso ogni giorno in Ungheria fino a venti richiedenti asilo.
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