Pachistano, 23 anni; aveva presentato richiesta di asilo dopo aver raggiunto la Germania attraverso la rotta balcanica. Fino a qualche ora fa era lui il principale sospettato della strage al mercato di Natale di Berlino, dove ieri sera un tir aveva falciato decine di persone: un copione simile a quello visto a Nizza qualche mese fa. Il bilancio dell'attentato – subito rivendicato dall'ISIS - è grave: 12 morti, 48 feriti. Tra i dispersi anche una ragazza italiana di Sulmona. Il giovane pachistano era accusato di aver condotto il mezzo pesante in quella corsa mortale, dopo aver ucciso – nel pomeriggio - l'autista polacco. Ma una volta arrestato ha negato tutto. Poi l'annuncio a sorpresa della Polizia tedesca: a guidare il tir forse non era lui, il terrorista potrebbe essere ancora armato e a piede libero. Notizia che – se possibile – amplifica ulteriormente lo choc, il senso di insicurezza per quanto avvenuto. A poca distanza dal luogo dell'attacco lavora da qualche mese una giovane sammarinese: Jenny Terenzi. “Il Paese – ha dichiarato la Merkel, in un messaggio alla Nazione - non si fa piegare dalla paura, e si continuerà ad essere liberi ed aperti”. La cancelliera si è poi recata sul luogo dell'attentato. Dopo aver deposto un fascio di fiori, è stato osservato un minuto di silenzio. In Italia il Viminale ha chiesto di rafforzare le misure di sicurezza in zone affollate e in occasione di cerimonie pubbliche.
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