Le panne assorbenti utilizzate nel Bevano – e in continuo ricambio - hanno fatto il loro lavoro, assorbendo buona parte dello sversamento di idrocarburi partito da una ditta di Forlimpopoli. Ora la palla passa alla Procura di Forlì, competente sulla zona del misfatto, che dovrà verificare con un'inchiesta un eventuale dolo. Si procede per disastro ambientale, quindi il pm dovrà chiarire se ci sono state perdite nelle due cisterne da cui è partita la fuoriuscita oppure, come ipotizzano alcuni quotidiani locali, che la pulitura delle stesse sarebbe stata versata in un canale affluente del Bevano. Intanto il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha dichiarato che revocherà l'ordinanza di divieto di balneazione solo dopo aver avuto rassicurazione sullo stato delle acque. È inoltre probabile che in un eventuale processo, i tre comuni interessati – Ravenna, Forlì e Forlimpopoli – si costituiscano parte civile.
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