Uno Bianca, Gnassi: "Grazie a chi liberò da incubo"
"Vent'anni fa, in queste ore, la Romagna e Rimini finalmente si liberarono da un incubo, lungo più di sette anni, chiamato 'banda della Uno Bianca'". Lo ricorda Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, nel ventesimo anniversario dell'arresto di Roberto Savi. "I processi sono stati celebrati e le condanne inflitte; i parenti delle vittime e chi porta con sé ogni genere di cicatrice di quella furia allucinata hanno ricevuto giustizia, anche se non c'è mai sufficiente giustizia per la morte di innocenti, a sangue freddo. Quel che resta da dire e da fare, a tanti anni di distanza da quel freddo giorno di fine novembre 1994 allorché si aprì lo squarcio decisivo, è riconoscere il giusto merito nei confronti di chi ebbe la tenacia e l'intelligenza di indagare là dove era impensabile". Rimini, prosegue Gnassi, è "grata verso l'allora sostituto procuratore Daniele Paci e verso i due agenti di Polizia Luciano Baglioni e Pietro Costanza che individuarono la pista investigativa giusta. Rimini non dimentica loro, così come non dimentica gli altri protagonisti grazie ai quali, proprio oggi a due decenni di distanza, è possibile ricordare le giornate tra il 22 e il 24 novembre 1994 come quelle in cui sulle strade della Romagna finì per sempre il folle viaggio omicida di un pugno di assassini".
(ANSA)
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