Blitz dei Carabinieri nelle ex colonie di Rimini e Riccione

40 militari impegnati a setacciare le aree maggiormente a rischio degrado e delinquenza del litorale riminese e riccionese, quelle delle ex colonie, ma anche appartamenti e parchi pubblici, avvalendosi della collaborazione di unità cinofile dei Carabinieri di Torreglia, in provincia di Padova, e Pesaro. Di recente, nella zona del Marano, un Carabiniere dell'Aliquota Radiomobile di Riccione era stato ferito da un extracomunitario che, dopo una rapina, aveva trovato rifugio, nel buio, prioprio all'interno di uno di questi fabbricati in stato di abbandono, per poi riuscire a dileguarsi. All'alba di oggi è scattato il blitz in contemporanea presso la “Bolognese” e la “Novarese”, sul territorio riminese - presenti sul posto il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rimini, Colonnello Luigi Grasso e il Tenente Domenico Montalto – e nel Comune di Riccione: “Perla Verde”, “Savioli”, “Casa del Bimbo”, “Serenella”, “Reggiana” e “Le Conchiglie”, sotto la supervisione del Capitano Antonio De Lise. 15 gli stranieri pizzicati all'interno degli edifici, accusati di “invasione di terreni o edifici”. Difficile pensare come si possa vivere in mezzo a tanta sporcizia e detriti di ogni genere, in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie. 4 dei fermati saranno denunciati anche per violazione della normativa sul soggiorno. Due gli arresti. In manette sono finiti due tunisini: un 22enne in possesso di alcuni grammi di droga, già suddivisa in dosi; e un minorenne su cui gravava un ordine di cattura emesso dal Tribunale dei Minori di Bologna. Ritrovati anche diversi borsoni pieni di merce destinata al commercio abusivo.
“Le condizioni di degrado ambientale possono essere prodromiche allo sviluppo di svariati fenomeni di criminalità diffusa – ha dichiarato il Colonnello Grasso - è per questo che i Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini continueranno le attività di controllo, con finalità soprattutto preventive, anche allo scopo di garantire la dovuta assistenza umanitaria a chi si trova a dimorare in condizioni igienico sanitarie proibitive”. “L’operazione – fanno sapere i Carabinieri - rappresenta certamente un’ulteriore risposta alla fattiva collaborazione prestata negli ultimi mesi dal cittadino, cui si è grati per le segnalazioni fornite su situazioni di degrado, di illegalità e di minor sicurezza percepita, ma vuole essere anche una forma di tutela per la salute dei disadattati che occupano tali strutture in condizioni di ampio degrado, ai limiti della vivibilità e certamente aldilà dei più bassi standard di salubrità. I controlli continueranno con cadenza periodica”.

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