Bmc Broker: l'ex segretaria Vanessa Renzi svela alcuni passaggi
E' una vicenda che diventa passo a passo più ingarbugliata. Tutto, secondo gli inquirenti, ruota attorno alla BMC Broker di San Marino, dove sono passati oltre 15 milioni di euro, parte dei quali rientrati per costituire i fondi neri su cui si indaga. Dall'analisi dei bonifici bancari risultano rapporti con diverse aziende, principalmente della “galassia Mantovani”, l'azienda di Piergiorgio Baita, considerato il re degli appalti in Veneto. Nei documenti però appaiono fatturazioni anche a nome di numerose società, private e pubbliche, come Veneto Strade, Veneto Acque, l'Autorità portuale di Venezia, il Consorzio Venezia Nuova, e altre. La Guardia di Finanza le sta esaminando tutte per capire quali si riferiscano a lavori realmente eseguiti e quali invece siano completamente fasulle. William Colombelli, il titolare della BMC e console a disposizione di San Marino, è stato interrogato dai magistrati nel carcere di Genova, dove, secondo indiscrezioni sarebbe rimasto in silenzio. Il suo difensore, l'avvocato veneziano Renzo Fogliata, deciderà se chiarire la posizione di fronte al Pubblico Ministero ed annuncia il ricorso al tribunale del riesame. Ha parlato invece Claudia Minutillo, l'ex segretaria dell'ex ministro Giancarlo Galan, che ha sostenuto di essere solo una dipendente di Mantovani, e dunque senza responsabilità diretta. Ai giudici ha confessato di aver avuto una relazione sentimentale con Colombelli e di averla troncata quando ha capito che lui la stava usando. Avrebbe anche pensato di sporgere denuncia per stalking, violenza privata e anche per sequestro di persona. La vicenda si complica ulteriormente con la figura di Vanessa Renzi, per tanti anni segretaria della BMC e dal 2000 anche socia con una quota del 20%. E' lei, interrogata dai magistrati, che svela una serie di passaggi chiave. Spunterebbe anche una talpa all'interno delle forze dell'ordine, qualcuno che informava Baita e Colombelli sulle indagini a loro carico. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere un poliziotto in servizio a Bologna, secondo altre un maresciallo della Guardia di Finanza. Il pm, Stefano Ancilotto, definisce singolare che i due conoscessero i verbali, considerato che uno era depositato in Procura e l'altro trasmesso alla Guardia di Finanza.
Sergio Barducci
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