Bunker di Sant'Aquilina, continue sorprese: era arredato con tutti i comfort
Altro che punto cottura e brandina, il bunker nel terreno di Sant'Aquilina era un vero e proprio bilocale arredato anche con un certo gusto: pavimento in cotto, impianto di condizionamento, caminetto in pietra, bagno con doccia piastrellata, fuori perfino un barbecue, ed elettrodomestici per tutti i comfort, lavatrice e lavastoviglie comprese. Ora tutto rovinato certo, da almeno due o tre anni l'incuria è totale, ma in passato era del tutto abitabile, anche in agiatezza. Da chi, e per cosa, forse non si saprà mai, nonostante l'indagine ora aperta. Ma la fantasia corre sfrenata. Il fatto che sia disabitato da almeno un paio d'anni si evince dal fatto di aver ritrovato anche un paio di quotidiani datati 2010. Come previsto, il procuratore di Rimini Davide Ercolani ha aperto un fascicolo, forse tra le ipotesi reato ci sarà anche abbandono di rifiuto tossico: l'Arpa ha eseguito il campionamento, i risultati delle analisi sul sospetto amianto arriveranno i primi di dicembre. I commissari liquidatori delle società facenti parte della cosiddetta “galassia Bacciocchi”, tra cui l'Edilizia Re, proprietaria del terreno, per la parte italiana si sono affidati all'avvocato riminese Milena Montemaggi. Dal 2007 le quote di Edilizia Re, ex Impresit 2000, furono cedute tutte a Fincapital. Fincapital che sta predisponendo il suo “closing”, conferma il commissario liquidatore Marino Albani, ossia la cessione in blocco di tutte le attività e passività della finanziaria alla Banca di San Marino, rimasta unico creditore bancario e pesantemente esposta nei confronti della finanziaria. All'inizio della procedura il suo deficit patrimoniale infatti era di almeno 30 milioni.
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