Tutto nasce da un sequestro di carte effettuato nella sede del Cesena nel mese di aprile del 2014, documenti relativi alla contabilità di ben 25 società e accertamenti svolti su conti correnti bancari, molti dei quali localizzati a San Marino. Il tutto ha portato al clamoroso esito dell'indagine effettuata dalla guardia di finanza sui conti del Cesena. Sotto inchiesta l'ex Presidende bianconero Igor Campedelli e l'attuale Giorgio Lugaresi. Nel mirino dei finanzieri anche altri dirigenti, tra questi l'ex Direttore Generale del Cesena e da tre anni Presidente del San Marino, Luca Mancini; il professionista Luca Leoni e gli imprenditori Trovato e Mastrorazio. Le accuse ipotizzate a vario titolo comprendono frode, riciclaggio, associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, simulazione di reato e falso in bilancio. A giudizio della Guardia di Finanza, la frode fiscale ammonterebbe ad oltre 11 milioni di euro, cifra sottratta dalle casse della società romagnola, verosimilmente per creare fondi neri girati su conti correnti riconducibili ai Dirigenti indagati. Secondo l’indagine, le casse del Cesena sarebbero state svuotate attraverso falsi contratti di fornitura di servizi, consulenze e fatture false. Le rogatorie con San Marino hanno permesso di seguire il flusso dei soldi provenienti dalla società calcistica, finiti poi nei conti correnti di Campedelli o di società immobiliari a lui legate. Ci sarebbe anche la cessione di Nagatomo all'Inter nel gennaio del 2011 tra le vicende finite al centro dell'indagine della Guardia di finanza. L'accusa di falso in bilancio è infatti ipotizzata in relazione alle plusvalenze realizzate dal Cesena con la compravendita di diversi calciatori, tra cui il difensore dell'Inter Nagatomo. Secondo gli investigatori il valore dei giocatori sarebbe stato sopravvalutato, con l'obiettivo di ridurre sensibilmente le perdite d'esercizio. Una circostanza che, in base al codice di responsabilità amministrativa da reato del 2001, potrebbe costare al Cesena una multa salatissima.
l.g.
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