Calcioscommesse: dopo l'arresto di Aruci si profilano nuovi sviluppi
Gli investigatori hanno anche sequestrato il suo personal computer e documenti che aveva nell'agenzia immobiliare di un compagno di squadra a San Marino.
Nel mirino del Commissario della legge Morsiani la partita di Coppa Titano, Virtus-San Giovanni, giocata il 15 marzo e finita 0-1, grazie ad un autogol.
Gli investigatori stanno però seguendo diverse piste: le scommesse più consistenti infatti sarebbero state effettuate, oltre che dalla zona, in poche ricevitorie di Calabria, Campania e Sicilia.
C'è anche il fatto che Armando è il cugino di Eriksson Aruci, coinvolto nella maxi inchiesta “Dirty Soccer”, partita da Catanzaro e che poi si è divisa in 13 tribunali.
Ad occuparsi del reato più grave, l'associazione per delinquere, quello di Rimini. L'operazione, ricordiamo, aveva portato all'arresto di 50 persone mentre altre 70 sono state indagate a piede libero. “Tolleranza zero”, il primo commento del Segretario di Stato allo sport. Il calcio deve essere pulito, sia in termini sportivi sia per quanto riguarda il doping o l'uso di sostanze stupefacenti, puntualizza Marco Podeschi assicurando la massima attenzione del governo. Siamo a una settimana dall'apertura dei giochi dei piccoli Stati, ricorda, e valuteremo come alzare ulteriormente il livello di guardia. Bene il lavoro della magistratura che sta verificando eventuali illeciti legati agli avvenimenti sportivi nella Repubblica, una verifica – conclude Podeschi - che auspico a livello assoluto, non solo per il calcio.
Sonia Tura