Caso Chalet: casseforti per pagare tangenti trovate in Croazia e a San Marino

Caso Chalet: casseforti per pagare tangenti trovate in Croazia e a San Marino.
Casseforti per pagare le tangenti trovate in Croazia e a San Marino. Sarebbe questa una delle conclusioni cui è giunta la Guardia di Finanza di Venezia, ancora impegnata nell'indagine sui fondi neri creati dall'ex amministratore delegato del colosso delle costruzioni Mantovani, Piergiorgio Baita, arrestato alla fine dello scorso febbraio. In manette era finito anche il console a disposizione di San Marino William Colombelli, poi revocato nel suo incarico dal governo sammarinese proprio a causa di questa vicenda, e per il ruolo svolto dalla BMC Broker di San Marino, società facente capo a Colombelli, con milioni di euro movimentati finiti in fondi neri. L'ultima tranche dell'inchiesta, coordinata dal gip Alberto Scaramuzza, ha portato ad altri arresti eccellenti, come quello del vicequestore di polizia Giovanni Preziosa, arrestato a Bologna dalla Finanza di Venezia. Preziosa, dirigente del commissariato ed ex assessore comunale di Bologna alla Sicurezza all'epoca della giunta di Giorgio Guazzaloca, Pdl, è considerato la “talpa”, ed è accusato di accesso abusivo a dati sensibili e corruzione.

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