Caso Pierina: isolati 3 profili sugli abiti della vittima, autorizzata comparazione del Dna
Bisognerà aspettare 45 giorni per i risultati. Prossima udienza il 2 dicembre
Questa mattina in udienza dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, avrebbe dovuto consegnare la sua relazione, il professor Emiliano Giardina, il genetista dell'università di Tor Vergata incaricato dal magistrato di cercare tutte le tracce possibili sui reperti della scena del crimine, dove la mattina del 4 ottobre 2023 fu trovata cadavere Pierina Paganelli.
Invece, per utilizzare crime-lite - un macchinario molto diffuso in Usa ma ancora poco usato e quasi introvabile in Italia, tanto che solo nel novembre del 2022 la polizia scientifica di Roma ne ha fatto richiesta di acquisto-, bisognerà aspettare altri 45 giorni. Dopodiché, si saprà a quali soggetti appartengono le tracce di Dna rinvenute sugli abiti della vittima, sul muro del garage dove è stata uccisa, oltre che sul coltello e sui pantaloni dell'unico indagato, Louis Dassilva il 34enne senegalese in carcere dal 16 luglio. Se per questi due ultimi reperti è quasi scontato che il Dna sia di Dassilva è evidente invece che gli altri due potrebbero portare a nuove deduzioni investigative.
Stando ai consulenti scientifici di parte, sono tre i profili isolati e chiamati maschio 1, maschio 2 e maschio 3. Tra questi ci sono forse i Dna di poliziotti e soccorritori intervenuti sulla scena e quello di Dassilva per cui il giudice ha autorizzato la comparazione. Il gip ha quindi fissato la prossima udienza al 2 dicembre.
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