Caso Pierina, l'11 luglio al via i test genetici
L'11 luglio, nei laboratori di genetica dell'Università Tor Vergata di Roma, inizieranno i test di laboratorio per estrarre il Dna dai vestiti e dalla borsa di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a Rimini il 3 ottobre del 2023. In udienza di incidente probatorio, il gip Vinicio Cantarini ha conferito l'incarico al professore Emiliano Giardina.
Una volta isolato il Dna verrà quindi confrontato con i campioni a disposizione degli inquirenti. Sono comparse le parti che hanno nominato i loro relativi consulenti per seguire i test di laboratorio. Per le conclusioni bisognerà aspettare 90 giorni, dopodiché è già stata fissata una seconda udienza davanti al gip Cantarini, l'11 ottobre, quando il giudice ammetterà agli atti di un eventuale futuro processo le risultanze dei test.
Nel frattempo però, gli investigatori continueranno ad analizzare gli ultimi giorni di vita di Pierina, i contatti della vittima con l'indagato, ma anche con la nuora Manuela Bianchi, la cui posizione- a differenza di quella del fratello Lori e della moglie di Louis Valeria Bartolucci - rimane ancora sotto i riflettori. Manuela, come è noto agli inquirenti da tempo, è' stata l'amante di Dassilva e la relazione sarebbe continuata con incontri occasionali anche dopo il delitto. Ma ci sarebbe un messaggio preciso, in possesso anche degli investigatori, in cui Louis scarica definitivamente la donna, facendole chiaramente capire che preferisce rimanere con la moglie. Un messaggio risalente a dopo il delitto e che secondo la difesa smonterebbe il movente passionale a carico dell'indagato. Secondo la Procura infatti si è trattato di un omicidio passionale, commesso dal vicino di casa e amante della nuora proprio in virtu' un tale legame sentimentale.
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