Caso Siri, Tomasetti (BCSM): "Adeguata verifica rafforzata su persone politicamente esposte". Aperta inchiesta a Milano
Legale Siri: "Finanziamento regolare"
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati, sul caso dell'acquisto da parte del sottosegretario Armando Siri di una palazzina a Bresso, nel Milanese, attraverso un mutuo di 585mila euro acceso con Banca Agricola Commerciale.
Stando a quanto si è saputo, sabato scorso in Procura a Milano è arrivata l'informativa del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf milanese, che contiene la segnalazione dell'Unità di informazione finanziaria (Uif) di Banca d'Italia. Era stato, tra l'altro, lo stesso notaio davanti al quale è stato stipulato l'atto di compravendita della palazzina (intestata alla figlia del sottosegretario) a inoltrare, stando a quanto ricostruito dalla trasmissione 'Report', a Bankitalia una segnalazione per operazione sospetta di riciclaggio.
Il fascicolo, al momento un cosiddetto 'modello 45', ossia senza ipotesi di reato né indagati, è stato assegnato al dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale che si occupa, oltre che di corruzione internazionale, anche di casi di riciclaggio o auto-riciclaggio.
Sulla questione è intervenuta anche la presidente di Banca centrale di San Marino Catia Tomasetti in una nota all'ANSA. "Presumo che la questione sia da tempo all'attenzione delle Autorità sammarinesi preposte", dichiara la presidente BCSM. "Peraltro" - prosegue - "non essendo coinvolta nell'attività di vigilanza (come statutariamente previsto), non conosco gli esiti degli eventuali approfondimenti in corso".
"In ogni caso - ha concluso - in presenza di una persona politicamente esposta, preciso che anche le banche sammarinesi sono tenute all'applicazione di misure rafforzate di adeguata verifica in linea con le disposizioni comunitarie in materia".
"È stata una operazione di finanziamento effettuato con un istituto bancario di San Marino che ha erogato regolare finanziamento, per altro per un importo pari al prezzo dell'acquisto del bene". Lo ha detto all'ANSA l'avvocato Fabio Pinelli, difensore del sottosegretario della Lega Armando Siri.