TRIBUNALE

“Caso Titoli”: dopo la sentenza, le prime reazioni degli avvocati

Pesanti, seppur ridimensionate rispetto alle richieste del procuratore del fisco, le condanne

Senza dubbio è stato il processo dell'anno, che ha visto approdare in tribunale vicende in ambito bancario-finanziario che hanno animato la politica nelle due passate legislature, con scontri anche feroci, il cui eco non è destinato a spegnersi, visto che dopo la sentenza di primo grado ci sarà ricorso in appello. Pesanti, seppur ridimensionate rispetto alle richieste del procuratore del fisco, le condanne del cosiddetto “Caso Titoli”.

Il Commissario della Legge Vico Valentini - lo ricordiamo - ha disposto sette anni di prigionia per l'ex direttore di Banca Centrale Lorenzo Savorelli; sei per il finanziere Francesco Confuorti; cinque per l'ex membro di vigilanza di BCSM Filippo Siotto; quattro per Roberto Moretti, che nel 2018 ricoprì il ruolo di direttore di Banca Centrale per poco più di 9 mesi, mentre i membri del coordinamento di vigilanza dell'istituto Mirella Sommella e Ugo Granata sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e a 4 anni e 6 mesi. 4 anni, poi, all'ex direttore di Banca Cis Daniele Guidi. Per Emilio Gianatti, ex vicedirettore di Banca Cis, un anno e sei mesi pena sospesa.

Luca della Balda, che ha assunto la difesa di Guidi unitamente all'avvocato Fabio Federico del foro di Milano nelle ultime battute del processo, si dice “abbastanza soddisfatto” dell'esito, poiché il giudice – afferma - ha di fatto più che dimezzato la condanna richiesta dal Pf, per altro assolvendo il suo cliente da uno dei quattro capi di imputazione che gli erano stati contestati, vale a dire interessi privati in atto d'ufficio. E conferma il ricorso in appello.

Pienamente soddisfatta, invece, l'avvocato Maria Selva, che insieme alla collega Tania Ercolani ha rappresentato Banca Centrale, costituitasi parte civile. Le loro pretese sono state ritenute dal giudice Vico Valentini valide e fondate. La sentenza – afferma Maria Selva - "riconosce integralmente le richieste risarcitorie presentate al giudice, compreso il riconoscimento di una somma a titolo provvisionale di due milioni di euro, relativa al primo capo di imputazione, vale a dire la questione dei titoli Demeter”. Il danno patrimoniale e non patrimoniale per Banca Centrale e Cassa di Risparmio verrà deciso in sede civile.

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