Catalogna: blitz della Guardia Civil, arrestate 14 persone
Sta diventando un'emergenza democratica il bliz di questa mattina della Guardia Civil spagnola nelle sedi del governo catalano. Sono state arrestate 14 persone, tra cui due stretti collaboratori del vicepresidente catalano Junqueras. Sequestrate 10 milioni di schede per il voto. Nel pomeriggio la Polizia ha circondato la sede del partito indipendentistaCup Candidatura di Unità Popolare. Su twitter il partito antisistema ha reso noto di avere tolto dalla sede e "distribuito in tutto il paese" tutto il materiale elettorale. La mossa è una svolta nella strategia di Madrid per impedire il referendum sull'indipendenza del 1 ottobre e sospeso dalla Corte Costituzionale che ha provocato la protesta spontanea di migliaia di persone, che sono scese in piazza. Il presidente Carles Puigdemont ha immediatamente convocato una riunione urgente del suo governo. 'La Spagna ha superato la linea rossa. Ha sospeso di fatto, illegittimamente, l'autogoverno della Catalogna'. Il premier Rajoy dice “Nessuno stato al mondo può accettare quanto stanno facendo: erano avvertiti, ha aggiunto, sapevano che il referendum non si può fare perché contrario alla sovranità nazionale e al diritto di tutti gli spagnoli di decidere cosa vogliono per il loro Paese". Qualche tafferuglio in piazza mentre gli agenti scortavano un dirigente catalano arrestato. Con i manifestanti anche la squadra del Barcellona, che condanna 'ogni atto che possa ostacolare la libertà di autodeterminazione'.
VA
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