"Che sia davvero il luogo della Concordia" il giudice Caprioli alleggerisce il clima del Mazzini
Un processo imponente, a nervi scoperti, spostato al cinema teatro per motivi di sicurezza. Roberti "voglio seguire ma da remoto"
Questa prima udienza di secondo grado di un processo che ha visto imputate 21 persone e condannati tra gli altri 8 ex segretari di Stato e 5 ex Capitani Reggenti avrebbe dovuto svolgersi il 14 ottobre, ma è slittato per due volte: ad ottobre per la famosa vicenda della mancata presa d'atto della nomina di due giudici d'appello, a maggio per la pandemia. Proprio per rispettare le normative anti covid si è svolta al Cinema Teatro concordia.
Nessuno dei 15 imputati appellanti era presente, e non c'era nessuno nemmeno ad assistere, benché si tratti di un processo pubblico ed il luogo fosse stato scelto per fare presenziare in tutta sicurezza. Questa prima udienza, tuttavia, è stata piuttosto tecnica, “di smistamento”. Da sottolineare solo la richiesta che Giuseppe Roberti, condannato a 9 anni in primo grado, ha fatto tramite i suoi legali: essere ascoltato nel corso del processo ma da remoto, poiché varcare il confine potrebbe a suo dire tradursi in un rischio per la sua libertà personale per l'ipotesi di una attuale sussistenza di un provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti. “non ci si oppone anzi siamo molto interessati alle dichiarazioni di Roberti” ha commentato la Procura Fiscale, confermando cosi la centralità della sua figura nell'inchiesta. La difesa ha sottolineato poi come non sia mai stato invitato a rendere dichiarazioni in questo processo. In realtà durante il processo di primo grado venne letta una sua memoria molto accesa, così come di spessore furono le rivelazioni fatte agli inquirenti il 10 luglio del 2014, giorno in cui su rogatoria del tribunale di San Marino venne ascoltato in una saletta della procura di Rimini.
Se sussista o meno un legittimo impedimento lo deciderà il giudice Francesco Caprioli, così come si esprimerà sulla richiesta dello stralcio della posizione di Biljana Baruca, compagna di Claudio Podeschi, Nell'aprire un processo così imponente, dai “nervi scoperti”, il giudice Francesco Caprioli ha tentato di alleggerire richiamandosi al nome del cinema teatro “speriamo sia davvero il luogo della Concordia, ma sarà difficile” ma il nome del cinema tetro evoca anche quello di un celebre naufragio “mi auguro di non condurre la nave contro qualche scoglio” ha ironizzato Cqaprioli . Il primo in realtà si è rivelato – ma accade spesso nei processi di peso- il calendario delle udienze: Il giudice ne aveva infatti proposte 11 concentrate nel mese di settembre, gli avvocati hanno chiesto un calendario più “diluito”. In ogni caso la prossima udienza è stata fissata per il 7 settembre alle 9.