Comandante Gendarmeria: "No al corpo unico della polizia"
Entro pochi mesi arriverà la riforma del Dipartimento di polizia, “che deve iniziare a funzionare”, ha annunciato il generale Alessandro Gentili, da un paio di mesi a capo della Gendarmeria, che ha anche anticipato qualche sua idea in proposito, approfittando della presentazione ufficiale del maresciallo Gabriele Gatti quale principale referente per la stampa. Il comandante parte con ottimismo, “San Marino non sarà più un paradiso fiscale – sono state le sue parole – ma un paradiso terrestre. Avrà anche i suoi problemi, ma sono a misura d'uomo”. E la prima anticipazione riguarda il corpo unico di polizia, che esclude categoricamente: “E' una realtà che non riscontriamo in nessuna parte del mondo – ha detto Gentili – ed è fortemente sconsigliabile. I corpi unici li troviamo solo nei regimi dittatoriali. E' invece da utilizzare e valorizzare la differenziazione dei Corpi, per evitare sovrapposizioni. Non ci sarà nemmeno un comandante unico, rimarranno in tre, come adesso – ha sottolineato ancora – ognuno a capo del rispettivo Corpo. Le unità di polizia in totale sono poco più di 200 – ha poi concluso – un numero che rapportato alla media europea è assolutamente in linea, forse anche leggermente al di sotto della media. I nostri numeri non sono eccessivi, considerando poi l'età media che, in gendarmeria, si aggira su limiti non molto giovani”.