Come ti prosciugo il credito: bolletta da oltre 600 euro a una sammarinese
Si tratta della truffa denominata “Wangiri”. Una donna ha sbadatamente richiamato un numero internazionale che le aveva fatto uno 'squillo'. L'amara sorpresa all'arrivo della fattura telefonica
"Squillo e riaggancio". È questo il significato del termine giapponese “Wangiri” e indica quella truffa che, dopo una chiamata persa, induce l'utente, incuriosito, a richiamare il numero – solitamente internazionale – generando così costi molto elevati.
Nei giorni scorsi una sammarinese si è vista arrivare una bolletta da oltre 600 euro. In questo caso la donna ha richiamato il numero per sbaglio e solo per pochi secondi. Ha chiuso la telefonata nel momento in cui ha sentito rispondere una voce registrata in lingua straniera. La 'sorpresa' è arrivata al momento della fatturazione. Prontamente si è rivolta alla Guardia di Rocca per formalizzare la denuncia. La compagnia telefonica ha poi riconosciuto la truffa, stornando il prezzo pagato nelle future bollette.
I casi di questo tipo sono sempre più numerosi con il dilagare dei sistemi automatizzati - i cosiddetti bot -; così la nuova versione di Wangiri sfrutta la possibilità di effettuare un gran numero di chiamate brevi in rapida successione, allargando il potenziale bacino di vittime.
Sono principalmente due i modi di portare a compimento la frode: oltre ai costi delle chiamate internazionali, i truffatori possono indirizzare le vittime a numeri premium, che comportano tariffe molto elevate per ogni minuto di conversazione, o l’attivazione di servizi a pagamento. Di cui si viene a conoscenza solo all'arrivo della fattura. Inoltre a volte potrebbe essere pericoloso anche solamente rispondere a queste chiamate: il rischio è quello di vedersi addebitato un costo enorme per lo scatto alla risposta.
Attenzione dunque alle telefonate che arrivano dall’estero – come consiglia la Guardia di Rocca - in particolare dalla Tunisia (+216) e dall’Inghilterra (+44), +373 (Moldavia), +383 (Kosovo) e +53 (Cuba), ma anche da altri Paesi.
Un'altra accortezza da seguire è quella di non rispondere “sì” nel momento in cui dall'altra parte chiedono conferma del nominativo che hanno chiamato. Facciamo un esempio. Se l'operatore, al momento del vostro “Pronto” dovesse chiedere “È lei il signor Pinco Pallo?”, è bene domandare chi parla e i motivi della telefonata. Una vostra risposta affermativa potrebbe infatti far scattare abbonamenti a servizi indesiderati e molto spesso costosi.
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