Con documenti falsi sammarinesi vende come “buona” auto da demolire, denunciato 33enne italiano
La Guardia di Rocca potrebbe aver aperto un nuovo filone riguardante le immatricolazioni a San Marino.
Durante i controlli al confine di Dogana, la Guardia di Rocca ha fermato una Smart Brabus targata Italia, ma dai documenti forniti i militari hanno notato incongruenze.
A seguito di approfondite verifiche con la motorizzazione italiana competente, che aveva immatricolato l’auto nel 2021, e con la società francese, che ha venduto l’autovettura nel 2020, la GdR ha avuto conferma che il veicolo è stato nazionalizzato sul territorio italiano tramite l’esibizione di documenti falsi di San Marino, come carta di circolazione e documento storico.
L'auto risultava infatti gravemente incidentata, quindi radiata e distrutta in Francia. Di fatto non più immatricolabile. Qualcuno però l'ha comprata a basso costo e aggiustata con pezzi provenienti da altre auto. Poi, coi documenti falsi sammarinesi, rivenduta semplicemente come usata, ma ad un prezzo notevolmente superiore rispetto a quello d'acquisto. San Marino non rientra infatti nella banca dati europea su veicoli e patenti, quindi una prima immatricolazione sul Titano, anche se falsa, di fatto nasconde tutto lo storico di una determinata vettura.
Nel caso specifico il cittadino italiano B. G., classe '90 e residente a Napoli, ha comprato la vettura a meno di 8mila euro per poi rivenderla a 25mila ad un ignaro acquirente. L'uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per “riproduzione di pubblico sigillo”.
Ci sono tutti i presupposti per poter affermare che la Guardia di Rocca abbia aperto un nuovo filone riguardante le immatricolazioni.
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