Conto Mazzini: le difese chiedono l'assoluzione per Macina, Felici, Silva, Lenzi, Faetanini e Daste Solar

L'intera udienza della mattinata è stata dedicata all'arringa difensiva per Pietro Silva, il presidente della Fondazione per la Promozione Economica e Finanziaria, accusato di associazione a delinquere e riciclaggio e per il quale la Procura del Fisco ha chiesto una condanna a sette anni e sei mesi e la confisca di 17 milioni e 680 mila euro. In tre ore circa gli avvocati Andrea Belluzzi e Romano Cajelli hanno contestato, punto per punto, gli addebiti nei confronti del loro cliente, descritti in quattro capi di imputazione. E alla fine hanno chiesto l'assoluzione con formula piena, in subordine con formula dubitativa. In ulteriore subordine hanno chiesto la remissione in istruttoria per l'accertamento di truffa o altri misfatti compiuti, a loro dire da Claudio Podeschi, nei confronti del loro cliente.
Silva infatti si ritiene parte lesa nei confronti di Podeschi ma i suoi legali hanno anche affermato che l'inquirente ha condotto le indagini con un pregiudizio. In realtà – hanno detto -i progetti e gli investitori internazionali, che hanno versato somme in anticipo alla fondazione per progetti futuri, erano autentici e avrebbero potuto portare a San Marino investimenti per un miliardo di euro. Ora quegli stessi investitori stanno chiedendo la restituzione delle somme versate a Silva ma quei soldi – hanno asserito – sono finiti tutti nella disponibilità di Podeschi.
L'avvocato Belluzzi ha chiesto l'assoluzione anche per Romano Lenzi e per la Daste Solar, società in cui Lenzi aveva un ruolo apicale.
Nel pomeriggio l'arringa dell'avvocato Pier Luigi Bacciocchi, difensore di Stefano Macina, Claudio Felici e Moris Faetanini.
Per Macina e Felici la Procura del Fisco aveva chiesto una condanna, per riciclaggio, a quattro anni e due mesi e la confisca di 227.925 euro. L'avvocato Bacciocchi ha rimarcato che i due ex leader dei democratici e del Psd hanno preso quei soldi, tramite libretti al portatore, da Giuseppe Roberti, che all'epoca era un personaggio accreditato e influente. Non potevano sapere dell'eventuale provenienza illecita e le somme sono state utilizzate per le campagne elettorali.
L'avvocato Bacciocchi ha chiesto inoltre l'assoluzione per l'imprenditore Moris Faetanini per il quale il Pf aveva chiesto una condanna a quattro anni e tre mesi, con la confisca di un milione e 151mila euro. I soldi che Faetanini ha avuto da Fiorenzo Stolfi – ha affermato l'avvocato Bacciocchi – erano per l'acquisto di un terreno e li ha fatti transitare sui conti della sorella, non per riciclarli ma per nascondere le proprie disponibilità alla ex moglie con la quale era in fase di separazione.

l.s.

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