Conto Mazzini: lo Stato chiede 30 milioni di euro di risarcimento e la condanna di tutti gli imputati
L'avvocato Antonella Monteleone ha motivato la richiesta sostenendo che gli imputati hanno causato un danno di reputazione all'identità dello Stato e al sistema bancario e con le loro condotte hanno inoltre violato gli articoli 4, 10, 13 e 14 della Dichiarazione dei Diritti e la legge qualificata sul Congresso di Stato, soprattutto per quel che riguarda l'incompatibilità con gli affari portati avanti abusando del ruolo politico-istituzionale.
L'altra parte civile ammessa al processo, e cioè il Pdcs – rappresentato dall'avvocato Gianna Burgagni - ha lasciato al giudice la decisione sulla quantificazione del danno, chiedendo una provvisionale di 250mila euro e cioè 50mila euro ciascuno per i 5 ex esponenti del partito imputati: Claudio Podeschi, Giovanni Lonfernini, Pier Marino Menicucci, Pier Marino Mularoni e Gian Marco Marcucci. Qualunque somma risarcita sarà devoluta in beneficenza. Chiesta anche la condanna penale per riciclaggio e associazione a delinquere e il pagamento delle spese di giustizia e di costituzione di parte civile. Prossima udienza il 2 giugno: sarà interamente dedicata alla requisitoria finale della Procura del Fisco con le relative richieste di condanna o assoluzione.
luca salvatori