Corea del Nord: USA inviano bombardieri nei pressi del confine
Nelle scorse ore una flotta di bombardieri B-1B Lancer è stata scortata, da alcuni caccia F-15, a ridosso del confine della Corea del Nord; il sorvolo è avvenuto sopra le acque internazionali. “L'operazione – ha spiegato il Dipartimento alla Difesa - è per dimostrare che il presidente degli Stati Uniti ha molte opzioni militari per sconfiggere ogni minaccia”. Quasi contemporaneamente, parlando in Alabama, Donald Trump aveva rincarato la dose dicendo – riferendosi a Kim Jong-un - che il mondo non può “avere un piccolo pazzo che spara missili sugli altri”. Altre parole di fuoco, insomma, dopo il durissimo speech al Palazzo di Vetro. Proprio dal podio dell'emiciclo, tuttavia, è arrivata ieri la risposta del ministro agli esteri di Pyongyang. “Le parole incoscienti e violente di uno chiamato presidente degli Stati Uniti – ha detto Ri Yong-ho - hanno indignato il popolo nordcoreano e hanno reso il lancio di un missile sul territorio americano ancor più inevitabile”. “Trump - ha aggiunto - sta tentando di trasformare le Nazioni Unite in un covo di gangster, dove lo spargimento di sangue è all'ordine del giorno”. A completare il quadro, ieri, il giallo del sisma di magnitudo 3.4, verificatosi nei pressi del sito nordcoreano dove giorni fa era stata fatta detonare una bomba H. Inizialmente fonti cinesi avevano parlato di terremoto causato da esplosione. Dopo opportune verifiche, tuttavia, l'organismo con sede a Vienna, che monitora i test nucleari e promuove la ratifica del Trattato sullo smantellamento degli arsenali atomici, ha definito improbabile che le scosse fossero state causate dall'uomo.
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