Corpi di polizia, al nuovo Direttore del Dipartimento prerogative superiori agli altri comandanti

Dall'ordine del giorno approvato in Consiglio sul contrasto alla criminalità organizzata l'Aula ha affrontato la riorganizzazione dei corpi di polizia, e le anticipazioni preoccupano, nonostante il comandante della Gendarmeria getti acqua sul fuoco.
Ha assicurato “nessuna rivoluzione in atto”, il generale Alessandro Gentili, ma nella relazione illustrativa al relativo progetto di legge, sul quale beninteso la maggioranza non si è ancora confrontata, grande spazio è dedicato al nuovo Dipartimento di Polizia e al relativo Direttore, ossia come lui vorrebbe che diventasse. Del tutto scartata l'ipotesi di accorpare i tre Corpi di Polizia, questo il generale l'aveva già assicurato, ma il nuovo Dipartimento, si legge, dovrebbe essere dotato “di una pienezza di funzioni che non è più compatibile con una ulteriore competenza del Congresso Militare”, che resterebbe dunque competente per i soli corpi militari volontari. La nuova struttura dovrebbe essere così composta: Direttore del Dipartimento, ossia comandante della Gendarmeria, al vertice, e sotto tutto il resto, segreteria di Dipartimento, Interpol e ufficio centrale del falso monetario, Corpo della Gendarmeria, con alle dipendenze la centrale operativa Interforze e il reparto antiriciclaggio, corruzione e finanziamento al terrorismo; Corpo della Guardia di Rocca, Corpo della Polizia Civile con alle dipendenze il nucleo antifrode. Il Direttore del Dipartimento dovrà “necessariamente – si legge – avere prerogative e compiti organizzativi sovraordinati ai Comandanti dei corpi di polizia, ma anche nei confronti di Interpol e Polizia civile, con possibilità di emanare regolamenti e circolari, di carattere vincolante per i corpi di polizia e uffici dipendenti”. Potrebbe essere incaricato anche di svolgere le funzioni di consigliere militare e per la sicurezza della Eccellentissima Reggenza, “collocando così di fianco ai capi di Stato una figura sempre presente nel seguito dei loro omologhi di tutti i Paesi”.

F.B.

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