GIUDIZIARIA

Crack Banca Cis, al via processo a Guidi, Grandoni e Mularoni

Sono accusati a vario titolo di appropriazione indebita, frode nell'esecuzione di contratti e violazione della normativa bancaria

In Tribunale si è aperto un nuovo processo legato al crack di Banca Cis. Al centro del procedimento l'utilizzo, all'insaputa dei titolari delle somme, di milioni di euro dei fondi pensione investiti in pronti contro termine e anche titoli di privati, quale garanzia per far ottenere a Banca Cis quasi 9 milioni di liquidità in affidamento dalle banche Efg Lussemburgo ed Efg Bahamas.

Gli imputati sono Daniele Guidi, amministratore delegato e direttore di Banca Cis; il suo vice Marco Mularoni e Marino Grandoni, socio di maggioranza dell'istituto bancario. Sono accusati a vario titolo di appropriazione indebita, frode nell'esecuzione di contratti e violazione della normativa bancaria sul beneficiario effettivo.

Oggi la prima udienza dopo un percorso tortuoso, tra remissioni in istruttoria e un'eccezione di costituzionalità decisa dal Collegio Garante. Hanno chiesto di costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento danni, l'Istituto Sicurezza Sociale, l'Eccellentissima Camera, la Società di Gestione degli Attivi ex Bns (già Banca Cis) ed anche Ruggero Marazzi, titolare di un portafoglio titoli gestito dalla banca. Il Giudice Vico Valentini renderà nota la decisione il 18 gennaio quando è prevista la prossima udienza.

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