Il crocifisso attribuito a Michelangelo: nessuno vieterebbe di esporlo
Giorgio Hugo Balestrieri e Angelo Boccardelli, titolari della cassetta di sicurezza, hanno sempre affermato che quel crocifisso attribuito a Michelangelo e tutto il resto altro non erano che un'eredità lasciata dal Conte Ugolini a Boccardelli, che però attualmente si trova in carcere a Viterbo. E' stato condannato anche in appello per concorso esterno in associazione mafiosa e il 4 giugno ci sarà il pronunciamento della Cassazione.
A San Marino la titolarità dell'indagine è stata trasferita al Commissario della legge Alberto Buriani che, conclusa l'istruttoria, dovrà decidere se procedere con i rinvii a giudizio oppure con l'archiviazione. In questo caso potrebbe essere disposto il dissequestro di tutte le opere che, mentre le vicende giudiziarie procedono a rilento, continuano a restare in un luogo segreto, anche se da parte di tutti i protagonisti di questa vicenda è sempre stata manifestata piena disponibilità, con le dovute misure di sicurezza, ad esporre in pubblico il misterioso crocifisso ligneo attribuito a Michelangelo.
Luca Salvatori