"Hasta la victoria siempre". Non poteva che chiudersi così, l'intervento nel quale Raul ha annunciato la morte del fratello. Fidel Castro, carismatico padre della “Cuba libera”, è morto, dopo una lunga malattia. Nel '53 – dopo il golpe di Batista – fu tra i protagonisti del fallito assalto alla Caserma della Moncada. Poi il carcere, l'esilio, e il secondo tentativo rivoluzionario, apparentemente impossibile. Ma dopo due anni di guerriglia i barbudos entrarono trionfalmente a L'Avana. Cuba non era più una colonia, e avrebbe pagato questa vittoria con decenni di duro embargo. Il lider maximo, però, non si è mai piegato: è “sopravvissuto” a dieci presidenti statunitensi, a innumerevoli attentati, al crollo dell'Unione Sovietica. Ha garantito a Cuba uno Stato Sociale all'avanguardia, appoggiando attivamente anche vari movimenti di liberazione. Come molti grandi personaggi è stato anche odiato. “Dittatore sanguinario”, lo hanno sempre chiamato gli esuli anticastristi negli Stati Uniti, che hanno festeggiato la sua morte per le strade di Miami. Silenzio e costernazione, invece, a Cuba, dove sono stati dichiarati 9 giorni di lutto nazionale. Il corpo di Fidel verrà cremato, i funerali si terranno il 4 dicembre. “Una triste notizia”, così il Papa, che ha espresso il proprio cordoglio ai familiari di Castro, al Governo e al popolo cubano. “La Cuba libera e indipendente che ha costruito – ha scritto in un telegramma Vladimir Putin - è divenuta un un esempio di ispirazione per molti Paesi”. “Ha incarnato la rivoluzione cubana – ha dichiarato il presidente francese Hollande - nelle sue speranze e disillusioni”. Lapidario, è il caso di dirlo, il Presidente eletto degli Stati Uniti: “Fidel Castro – ha twittato Donald Trump - è morto”. “San Marino ha già inviato – in via informale - messaggi di solidarietà; alla riapertura degli uffici verrà emesso un comunicato ufficiale a cura del Segretario di Stato”. Così l'ambasciatore di San Marino a Cuba Luca Brandi, che nel 1997 – in occasione della visita dell'allora segretario agli esteri a Cuba – ebbe occasione di incontrare e conoscere Fidel.
Il Messaggio della Reggenza:
Nell’apprendere la triste notizia che fin dalle prime ore del mattino ha avvolto nel lutto il mondo intero, la Reggenza, unitamente al Governo di San Marino, ha voluto partecipare al Presidente, alle Istituzioni e al Popolo della Repubblica di Cuba, i sentimenti di cordoglio per la perdita di Fidel Alejandro Castro Ruz.
“E’ grande il rammarico, ha scritto la Reggenza. L’Uomo dalle apparenti contraddizioni, osannato e sminuito, il Comandante carismatico, l’Eroe e Padre della Rivoluzione cubana, ha nuovamente fermato la storia per far parlare lui. La vita dell’ex Presidente del Consiglio di Stato e del Governo cubano è stata una sfida continua tesa all’affermazione di ideali; le sue battaglie leggendarie hanno incantato l’America Latina e non solo, che in lui ha riconosciuto il simbolo della rivoluzione e della tenacia”.
Nel ricordare con piacere l’incontro di poco più di un anno fa, che ha visto Fidel Castro protagonista con il Presidente degli Stati Uniti d’America nel riavvicinamento fra i due Paesi, la Reggenza ha espresso altresì l’augurio che l’isola caraibica, per mezzo del suo attuale Presidente, continui la politica di apertura voluta negli anni dal Lider Maximo, segnata dal dialogo e dal confronto.
Il Messaggio della Reggenza:
Nell’apprendere la triste notizia che fin dalle prime ore del mattino ha avvolto nel lutto il mondo intero, la Reggenza, unitamente al Governo di San Marino, ha voluto partecipare al Presidente, alle Istituzioni e al Popolo della Repubblica di Cuba, i sentimenti di cordoglio per la perdita di Fidel Alejandro Castro Ruz.
“E’ grande il rammarico, ha scritto la Reggenza. L’Uomo dalle apparenti contraddizioni, osannato e sminuito, il Comandante carismatico, l’Eroe e Padre della Rivoluzione cubana, ha nuovamente fermato la storia per far parlare lui. La vita dell’ex Presidente del Consiglio di Stato e del Governo cubano è stata una sfida continua tesa all’affermazione di ideali; le sue battaglie leggendarie hanno incantato l’America Latina e non solo, che in lui ha riconosciuto il simbolo della rivoluzione e della tenacia”.
Nel ricordare con piacere l’incontro di poco più di un anno fa, che ha visto Fidel Castro protagonista con il Presidente degli Stati Uniti d’America nel riavvicinamento fra i due Paesi, la Reggenza ha espresso altresì l’augurio che l’isola caraibica, per mezzo del suo attuale Presidente, continui la politica di apertura voluta negli anni dal Lider Maximo, segnata dal dialogo e dal confronto.
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