I detenuti evasi forse già in territorio italiano. Il comandante Faraone ribadisce "sono disarmati"
I due evasi, che stavano scontando una condanna per furto, si sono guadagnati la fuga aggredendo un gendarme, che è stato medicato all'Ospedale di Stato e dimesso con una prognosi di sette giorni per contusioni multiple. Con lui era presente anche una guardia ausiliaria volontaria, che non ha saputo fermarli. Da chiarire come i due siano riusciti successivamente a guadagnarsi la fuga: sulle modalità sono in corso accertamenti dagli inquirenti che stanno visionando le immagini della telecamera.
Il comandante della Gendarmeria Maurizio Faraone ribadisce “che le guardie carcerarie una volta entrate in servizio ripongono la pistola in un armadietto di sicurezza, e che i due sono disarmati e senza mezzi, dal momento che fino ad ora non ci sono state segnalazioni di furti di auto”