La difesa di Podeschi-Baruca all'attacco dei giudici: sollecitata l'azione disciplinare

Il collegio difensivo di Claudio Podeschi e Biljana Baruca attacca i magistrati inquirenti per presunti travisamenti o negligenze nelle indagini e chiede alla Commissione Giustizia di valutare l'eventuale azione disciplinare. Chiesto anche l'annullamento dell'ordinanza di marzo che ha disposto il nuovo arresto dell'ex segretario di stato e della compagna.


Alla base di questa nuova iniziativa della difesa di Claudio Podeschi e Biljana Baruca l'esito di indagini difensive dalle quali è emerso, affermano gli avvocati Pagliai e Annetta, che sul conto svizzero della società “Black Sea Pearl Ltd” non c'erano soldi riciclati e “ad attestarlo c'è una sentenza della giustizia elvetica”. Se non erano riciclati viene a mancare – sostengono Pagliai e Annetta – il reato presupposto contestato a Podeschi e Baruca. Chiesto dunque, al giudice di terza istanza, l'annullamento dell'ordinanza di marzo che si traduce, implicitamente, anche in una richiesta di scarcerazione.
Ma i due avvocati vanno anche oltre. Affermano infatti che, nel fascicolo recentemente desecretato, manca la sentenza svizzera sul conto “Black Sea Pearl Ltd” e c'è solo l'atto, poi superato dalla sentenza stessa, in cui si riferisce dell'apertura di un'indagine per “sospetto riciclaggio”. Circostanze che hanno portato l'avvocato Pagliai ad una segnalazione alla Commissione Giustizia in cui scrive che ci si troverebbe di fronte a “gravi travisamenti dei fatti determinati da negligenza inescusabile o dolo”, tali da giustificare la promozione dell'azione disciplinare. Pagliai si dichiara disponibile ad essere ascoltato dalla Commissione.

luca salvatori

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