Donna suicida Bologna, Procura fa appello su scarcerazione

Donna suicida Bologna, Procura fa appello su scarcerazione.
La Procura di Bologna ha fatto ricorso in Cassazione per la mancata convalida del fermo e appello al Riesame per la mancata applicazione della custodia cautelare per Ivan Bonora, 46enne pregiudicato e accusato di un furto di gioielli a casa di un'anziana, commesso il 2 marzo. Ieri è stato scarcerato dal Gip, dopo che lunedì 9 marzo era stato fermato. Nello stesso giorno sui rapporti con lui era stata sentita come testimone Vera Guidetti, farmacista di 63 anni che l'11 è stata trovata morta suicida nel suo appartamento di via Zucchini. La donna si è tolta la vita iniettandosi insulina, dopo aver tentato di uccidere nello stesso modo l'anziana madre, finita in ospedale. In un biglietto Guidetti aveva scritto che il procuratore aggiunto Valter Giovannini, che aveva condotto l'audizione di lunedì, l'aveva trattata 'come una criminale' e non le aveva creduto. Bonora è stato scarcerato grazie all'alibi per la mattina del 2 marzo: una dichiarazione di un notaio di San Marino, in cui il professionista afferma che Bonora insieme ad alcuni parenti era arrivato da lui alle 11.30. Essendo il furto dall'anziana delle 10.35, la dichiarazione proverebbe che Bonora non ha fatto in tempo a commetterlo e poi a raggiungere San Marino, distante da Bologna più di 100 km. Il notaio, in precedenza, aveva però parlato al telefono con la Polizia, collocando l'orario di arrivo qualche minuto prima delle 12.30. In ogni caso ora la Procura (Pm Massimiliano Rossi con il coordinamento del procuratore aggiunto Giovannini) ha incaricato la Polizia Stradale di controllare il percorso per accertare gli orari. E' emerso poi che lunedì, quando c'era stata l'audizione di Guidetti, che in seguito aveva consegnato alla Polizia diversi quadri a suo dire ricevuti da Bonora, era stato sentito anche un amico di lei, un professionista. L'uomo, che a casa aveva varie opere, aveva acconsentito a farle filmare dagli investigatori. Successivamente ha ricontattato la Polizia facendo sapere che tre quadri li aveva ricevuti da Guidetti. Sull'origine di questi saranno svolti accertamenti. Tre dei quadri trovati a casa di Guidetti, e due candelieri, sono risultati essere stati rubati in una chiesa della provincia.

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