Due rapine a Molfetta poi a Rimini per lavoro, ora in carcere
La prima rapina contestata dai magistrati di Trani sarebbe stata commessa in danno di un ristorante del centro di Molfetta. Il giovane, a volto scoperto, dietro la minaccia di una pistola celata nella cintola, aveva costretto la cassiera e la proprietaria a consegnare 20 euro. Pochi giorni dopo, prendendo di mira un appartamento dove si stava per svolgere una festa privata, lo stesso rapinatore - come confermato dalle immagini della videosorveglianza - sempre celando una pistola aveva minacciato di morte il proprietario dell'immobile e, dopo essersi fatto consegnare il denaro contenuto nel portafoglio, lo aveva costretto a recarsi presso il più vicino sportello bancomat per effettuare un prelievo di 250 euro.
Nel secondo caso era stato subito bloccato e il bottino restituito. Per entrambi i colpi il 33enne si trova ora detenuto nel carcere di Rimini.