Esplosione a Bologna, le richieste d'aiuto dei cittadini: "Sta scoppiando tutto"
Sono le prime drammatiche voci di cittadini spaventati che hanno chiamato la sala operativa di Bologna per segnalare la devastante esplosione in autostrada a Borgo Panigale, causata da un'autocisterna piena di gpl che ha tamponato un tir e poi è esplosa. Tra le voci, anche quella del poliziotto Riccardo Muci, 31 anni, che ha prontamente bloccato il traffico prima dell'esplosione, probabilmente salvando così numerose vite.
Quasi certamente evitata una mattanza ancor più grave, grazie ai tempestivi soccorsi, come ha riconosciuto il presidente Conte che è andato a Bologna a visitare i feriti: questi sono 145, l'unica vittima è proprio l'autista dell'autocisterna, Andrea Anzolin, 42 anni del vicentino, sposato, definito autista esperto, da anni nei trasporti di materiali infiammabili. La Procura ipotizza distrazione, colpo di sonno o malore.
Nulla è stato posto sotto sequestro, per facilitare la riapertura del tratto, avvenuta in mattinata: una carreggiata della A14 con doppio senso di marcia e la direzione sud della tangenziale. Autostrade per l'Italia quantifica in un milione di euro circa i costi del ripristino, considerando anche il crollo del ponte, ma il ministro delle Infrastrutture Toninelli, in una informativa urgente al Senato, ha assicurato che fino a settembre la circolazione non ne risentirà, e che i lavori dureranno dai 3 ai 5 mesi.
Francesca Biliotti
Nel video l'audio dei cittadini che hanno chiamato la sala operativa di Bologna, del poliziotto eroe Riccardo Muci e l'intervista al presidente del Consiglio Giuseppe Conte