Seconda udienza oggi in Tribunale per il processo a Larysa Kulyc, rinviata a giudizio per evasione fiscale. Secondo l'accusa la Luxury Interni, di cui la cittadina ucraina era legale rappresentante, ha emesso fatture per 373.000 euro riferite ad operazioni inesistenti. La curatrice fallimentare dell'azienda, sentita come testimone, ha dichiarato che lo stato passivo della “Luxury Interni” è di circa un milione di euro, mentre la dirigente dell'Ufficio Tributario ha affermato che non è stata presentata alcuna dichiarazione dei redditi riferita al 2016. Il commissario della legge Buriani ha disposto ulteriori verifiche bancarie e nella prossima udienza, fissata per il 15 giugno, sarà sentito anche un testimone chiamato dalla difesa. L'imputata – ha assicurato il suo legale – sarà presente in aula, per essere interrogata o rendere dichiarazioni spontanee. Nella stessa udienza è atteso il verdetto.
Evasione fiscale: cittadina ucraina accusata di aver emesso fatture false per 373mila euro
Era la legale rappresentante della "Luxury Interni", dichiarata fallita.
10 feb 2020
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