Fano: accusato di evasione fiscale per l'aereo immatricolato a San Marino, assolto
Il rappresentate di una scuola di paracadutismo di Fano era finito a processo per aver utilizzato in Italia un aereo immatricolato a San Marino. Dalle pagine del Corriere Romagna arriva la notizia dell'assoluzione dall'accusa di evasione fiscale.
Il velivolo risultava essere di proprietà di una società maltese con base sul Titano. L'accusa contestava l'omesso versamento dell'Iva, per una presunta evasione fiscale di 238mila euro, più l'occultamento al fisco del possesso di un bene indice di capacità contributiva. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione, una multa di quasi mezzo milione di euro e la confisca dell'aereo, un bimotore Pilatus.
Il tribunale di Pesaro ha assolto l'imputato perché il fatto non sussiste e ha disposto la restituzione dell'aereo. L'aeromobile, dal valore commerciale di 1,2 milioni di euro, era infatti stato sequestrato poco più di un anno fa dalle Fiamme Gialle di Rimini.
Il mezzo, utilizzato in territorio italiano per lezioni di paracadutismo, veniva utilizzato dall’associazione sportiva fanese in forza di un contratto di noleggio prima con una società sammarinese, e poi, dal 2012, con una società maltese domiciliata presso un istituto di credito del Titano.
La difesa dell'imputato ha presentato al giudice la prova documentale del pagamento della monofase a San Marino, facendo cadere le accuse di mancato versamento dell'imposta. La difesa ha dimostrato che tutti gli oneri tributari sono stati assolti sul Titano e non occorreva quindi versare l'Iva in Italia.