Operazione Drugstore dalla Guardia di Finanza di Rimini che ha sgominato un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina, come in un vero e proprio supermarket. I clienti erano giovani, soprattutto donne.
Lo spaccio in grande stile avveniva in zona Lagomaggio, come in un vero e proprio supermarket, destinato ad un cospicuo numero di clienti, soprattutto giovani donne straniere, tra i 20 e i 30 anni. Gli spacciatori sono una coppia di coniugi dominicani, un colombiano incensurato e un italiano originario di Napoli, che forniva una serie di Sim tutte intestate a extracomunitari ignari. Al telefono gli spacciatori parlavano tranquilli, con la parola “cocaina” sostituita con “smalto”. E quello delle Sim è un filone che il colonnello Venceslai intende approfondire, per escludere altri coinvolgimenti. “Non è possibile – ha detto infatti – che vengano venduti pacchetti di sim ad una stessa persona senza che nessuno si insospettisca”. I protagonisti sono stati fermati un anno fa, ora sono arrivate le ordinanze a carico del colombiano Fabio Andreas Sierra Rojas, dei coniugi Yesica Torres Rosario e Onasis Micheal Martinez Diaz, e di Salvatore Emolo, napoletano. Il dominicano era stato arrestato per accoltellamento di un poliziotto avvenuto sempre lo scorso anno, e il suo posto era stato preso dal colombiano, col quale la donna si era recata a Imola per rifornirsi di droga. I militari l'avevano fermata proprio alla stazione di Rimini, trovandole 131 grammi di cocaina nascosti nelle parti intime. Da lì è partita una lunga e minuziosa indagine, fatta non solo di intercettazioni, ma anche e soprattutto di pedinamenti e di appostamenti, un'indagine “vecchia maniera”, grazie alla quale però sono state trovate le prove. E le prove dicono anche che Rimini si è trasformata, non è più una piccola piazza di passaggio per lo spaccio.
Nel 2013 e nei primi 7 mesi del 2014, oltre a due tonnellate di marijuana, sono state sequestrate droghe pesanti, cocaina ed eroina, per oltre 100 chili e denunciati alla magistratura 20 soggetti, tra cui 11 tratti in arresto.
Fb
Nel servizio il Capitano Giovanni Linardi, comandante compagnia Gdf Rimini
Lo spaccio in grande stile avveniva in zona Lagomaggio, come in un vero e proprio supermarket, destinato ad un cospicuo numero di clienti, soprattutto giovani donne straniere, tra i 20 e i 30 anni. Gli spacciatori sono una coppia di coniugi dominicani, un colombiano incensurato e un italiano originario di Napoli, che forniva una serie di Sim tutte intestate a extracomunitari ignari. Al telefono gli spacciatori parlavano tranquilli, con la parola “cocaina” sostituita con “smalto”. E quello delle Sim è un filone che il colonnello Venceslai intende approfondire, per escludere altri coinvolgimenti. “Non è possibile – ha detto infatti – che vengano venduti pacchetti di sim ad una stessa persona senza che nessuno si insospettisca”. I protagonisti sono stati fermati un anno fa, ora sono arrivate le ordinanze a carico del colombiano Fabio Andreas Sierra Rojas, dei coniugi Yesica Torres Rosario e Onasis Micheal Martinez Diaz, e di Salvatore Emolo, napoletano. Il dominicano era stato arrestato per accoltellamento di un poliziotto avvenuto sempre lo scorso anno, e il suo posto era stato preso dal colombiano, col quale la donna si era recata a Imola per rifornirsi di droga. I militari l'avevano fermata proprio alla stazione di Rimini, trovandole 131 grammi di cocaina nascosti nelle parti intime. Da lì è partita una lunga e minuziosa indagine, fatta non solo di intercettazioni, ma anche e soprattutto di pedinamenti e di appostamenti, un'indagine “vecchia maniera”, grazie alla quale però sono state trovate le prove. E le prove dicono anche che Rimini si è trasformata, non è più una piccola piazza di passaggio per lo spaccio.
Nel 2013 e nei primi 7 mesi del 2014, oltre a due tonnellate di marijuana, sono state sequestrate droghe pesanti, cocaina ed eroina, per oltre 100 chili e denunciati alla magistratura 20 soggetti, tra cui 11 tratti in arresto.
Fb
Nel servizio il Capitano Giovanni Linardi, comandante compagnia Gdf Rimini
Riproduzione riservata ©