Fisco, rivenditore di bibite, evasore totale, acquistava a San Marino
All'estero, e soprattutto dalla Repubblica di San Marino, acquistava bevande all'ingrosso per poi rivenderle ai vari esercenti locali, perlopiù bar e ristoranti che rifornivano i clienti delle spiagge della riviera romagnola. La Guardia di Finanza di Ravenna è riuscita ad individuare l'imprenditore in questione e il suo giro d'affari proprio grazie ai controlli incrociati sul suo giro di clienti. Nel frattempo, sei anni circa, il rivenditore di bevande non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi: le fatture emesse e ricevute non confluivano in contabilità, anche perché aveva pensato bene di non istituirla affatto. E pensare che gestiva un giro d'affari di tutto rispetto: circa un milione e seicento mila euro, nemmeno un centesimo versato all'Erario. Il trucchetto per aggirare il fisco? sempre il solito: l'imprenditore emetteva fatture che si riferivano ad operazioni non realmente effettuate. Un meccanismo, hanno spiegato i finanzieri, utilizzato per far lievitare i costi e abbattere, conseguentemente, l'importo sul quale calcolare l'imposta. Dovrà rispondere di omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e occultamento di documenti contabili. Il caso del rivenditore di bibite arriva a pochi giorni dal carosello di compra vendita nel settore informatico, con la solita impresa fantasma su cui caricare gli oneri tributari, su cui le Fiamme Gialle di Ravenna avevano tolto il velo la scorsa settimana.
Sara Bucci
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