Furti: riunione del Consiglio di dipartimento di polizia
Sono già passate a tre le pattuglie di servizio: Guardie di Rocca, Gendarmeria e Polizia Civile si sono spartiti le zone, e i posti di controllo nell'arco delle 24 ore. Stando ai numeri, non c'è una recrudescenza di episodi di micro e macro criminalità rispetto al passato, ma la percezione è diversa, dopo le due spettacolari spaccate a Dogana e in Città, aggravata dal fatto che i ladri danno l'impressione di poter colpire in qualunque momento della giornata, come dimostrano gli ultimi episodi, avvenuti nel bel mezzo della pausa pranzo, in tre attività di Borgo, Acquaviva e Gualdicciolo. Un bottino di qualche centinaia di euro, tra pc portatili, consolle playstation e registratore di cassa ma, come rileva anche il segretario agli Esteri Valentini, “si tratta di furti tipici delle zone industriali, dove i ladri arraffano quello che trovano, non c'è analogia con quanto avvenuto alle due gioiellerie. Ora però siamo particolarmente sensibili, proprio dopo quei gravi episodi”. I comandanti dei tre Corpi hanno messo nero su bianco un piano per il primo periodo, già attivo: sarà utilizzato anche personale antincendio, a disposizione anche le telecamere, ormai parecchie sono in funzione, assicura il governo, che si aggiungono a quelle private di case e aziende. Ora si tratta solo di collegare questa rete di sicurezza, conclude il segretario. Intanto Civico 10 chiede di rivedere il sistema e di mettere al più presto in discussione la mozione in materia, dopo l'interpellanza di febbraio, cui il governo però aveva dato una risposta generica, accusa il movimento. Bisogna parlarne senza i filtri dell'Esecutivo, perché ad agire non sono solo i ladruncoli, bensì i professionisti.
Francesca Biliotti
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