In occasione delle festività pasquali, i militari della Guardia di Finanza di Rimini hanno portato a termine un’importante operazione contro l’abusivismo commerciale.
Le Fiamme gialle sono intervenuti in alcuni esercizi commerciali situati nel pieno centro storico di Rimini (uno dei quali in prossimità della stazione ferroviaria e gestiti entrambi da cittadini bengalesi), che ha portato al maxi sequestro amministrativo di oltre 2 milioni di prodotti (tra i quali giocattoli, collane, occhiali da sole, ventagli, braccialetti, anelli, portachiavi, orecchini, ciondoli, peluches, spinner), in prevalenza, pare, importati dalla Repubblica Popolare Cinese, ritenuti non sicuri.
Negli esercizi commerciali è stata rinvenuta merce di vario genere, ordinatamente riposta ed esposta sugli scaffali, pronta per essere venduta, ma priva, infatti, delle necessarie informazioni per l’acquirente, ovvero delle prescrizioni di sicurezza dettate dalle direttive comunitarie, nonché sprovvista di qualsiasi tipo di informazione sui materiali utilizzati nella fabbricazione, ciò con possibili rischi per la salute degli ignari clienti.
I responsabili gestori dei negozi sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza dei prodotti e al Codice del Consumo, che prevedono sanzioni da 516 a 25.000 euro.
Le Fiamme gialle sono intervenuti in alcuni esercizi commerciali situati nel pieno centro storico di Rimini (uno dei quali in prossimità della stazione ferroviaria e gestiti entrambi da cittadini bengalesi), che ha portato al maxi sequestro amministrativo di oltre 2 milioni di prodotti (tra i quali giocattoli, collane, occhiali da sole, ventagli, braccialetti, anelli, portachiavi, orecchini, ciondoli, peluches, spinner), in prevalenza, pare, importati dalla Repubblica Popolare Cinese, ritenuti non sicuri.
Negli esercizi commerciali è stata rinvenuta merce di vario genere, ordinatamente riposta ed esposta sugli scaffali, pronta per essere venduta, ma priva, infatti, delle necessarie informazioni per l’acquirente, ovvero delle prescrizioni di sicurezza dettate dalle direttive comunitarie, nonché sprovvista di qualsiasi tipo di informazione sui materiali utilizzati nella fabbricazione, ciò con possibili rischi per la salute degli ignari clienti.
I responsabili gestori dei negozi sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza dei prodotti e al Codice del Consumo, che prevedono sanzioni da 516 a 25.000 euro.
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