Operazione “Controsenso” della Guardia di Finanza di Rimini: al centro dell'inchiesta il fallimento della Make srl che commercializzava il marchio Titan Bagno, colosso sammarinese finito in liquidazione e che aveva maturato una forte esposizione con le banche. Il coinvolgimento dei quattro istituti di credito è la particolarità dell'operazione che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 13 persone per bancarotta fraudolenta. La sammarinese Bac, le filiali riminesi della Banca delle Marche, Unicredit e Carim erano complici nel distrarre dal fallimento dell'azienda, che dal 2009 si era trasferita da San Marino a Cerasolo di Coriano, grosse somme di denaro sotto forma di finanziamenti ipotecari. In questo modo, tramite un privilegio simulato, gli istituti si assicuravo il rientro dei mutui erogati. A conferma del fatto ci sarebbe delle mail trovate dagli investigatori. Sequestri preventivi sono scattati nei giorni scorsi: per la Bac è stata inviata la rogatoria- evasa-per il sequestro di 2 milioni e 150 mila euro.
Sara Bucci
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