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Gdf sequestra 2 milioni a ex body builder Rozza: confiscata anche Ferrari 488 Spider targata San Marino

L'auto targata "Money" - da qui il nome dell'operazione di oggi delle Fiamme Gialle - è formalmente intestata ad una terza persona residente a San Marino, ma acquistata con un bonifico dal padre

28 lug 2023
Guardia di Finanza di Rimini. Immagine di repertorio
Guardia di Finanza di Rimini. Immagine di repertorio

Beni per oltre 2 milioni di euro, tra cui 12 immobili tra Milano e Riccione, 4 auto compresa una Ferrari 488 Spider con targa della Repubblica di San Marino, 750.000 euro in contanti trovati in una cassetta di sicurezza e 6 orologi di pregio. E' il 'tesoretto' sequestrato oggi dalla Polizia giudiziaria in quota alla Gdf della Procura a Milano a Mauro Rozza, l'ex campione italiano di body building assolto per totale incapacità di intendere e volere dall'omicidio della moglie uccisa nel 2009 con 60 coltellate, al padre Sergio Rozza e alla moglie Antonia Maria Rosa Meanti. I tre sono indagati in una inchiesta per aver spolpato il patrimonio di una amica di famiglia, nipote di un imprenditore e con gravi problemi psichici tali da essere dichiarata invalida al 100%. Le accusa vario titolo sono peculato, autoriciclaggio e frode informatica. Per i tre il gip Alessandra di Fazio, che ha convalidato il sequestro, ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa.

L'indagine, come si legge nel provvedimento del gip, è nata da un esposto di un istituto di credito, con cui si segnalavano "anomali movimenti di denaro effettuati nell'arco di oltre un decennio", dal 2011 al 2021, da Antonia Maria Rosa Meanti. Gli accertamenti hanno permesso di acclarare come la curatrice abbia depauperato il patrimonio con una sistematica appropriazione di somme di denaro e con la complicità del marito Sergio Rozza e del figlio Mauro accumulando una riserva notevole di denaro. La cifra drenata è stata di 1.372.976,7 8 euro. Un 'tesoretto' investito in titoli e utilizzato dal figlio stesso il quale ha cominciato a condurre uno stile di vita estremamente elevato, non giustificabile dato che risultava senza fonti di reddito. All'ex campione di body building è riconducibile la Ferrari 488 Spider targata "Money" - da qui il nome dell'operazione di oggi delle Fiamme Gialle - formalmente intestata ad una terza persona residente a San Marino, ma acquistata con un bonifico dal padre.





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