Gdf: sequestri dei marchi “Cocoricò” e “Titilla” per evasione fiscale
La Guardia di finanza di Rimini ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei noti marchi Cocoricò e Titilla, per un valore complessivo stimato in 150mila euro. In sostanza, se i marchi dovessero essere utilizzati per attività di merchandising, il ricavato verrebbe sequestrato per rifondere le imposte evase. Il provvedimento nasce da precedenti riscontri della Guardia di finanza, secondo i quali la società di gestione del locale non aveva presentato le dichiarazioni facendo emergere un imponibile sottratto al fisco di circa 4,5 milioni di euro e un'evasione dell'Iva di un milione. In base ai riscontri delle Fiamme gialle i marchi sono riconducibili all'amministratore di fatto della società, che ha gestito, dal 2009, la discoteca di Riccione. L'amministratore di fatto, un 48enne riminese, è stato denunciato in concorso con l'amministratore di diritto per il reato di omessa dichiarazione. I finanzieri, coordinati dal pm Luca Bertuzzi, avevano richiesto il sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato. L'autorità giudiziaria, condividendo gli accertamenti, ha richiesto al gip del tribunale di Rimini il sequestro preventivo per il valore dell'Iva evasa. Il provvedimento è stato eseguito nei mesi scorsi dalle Fiamme gialle, che hanno vincolato anche un immobile, riconducibile all'amministratore di fatto, del valore stimato di 170mila euro.
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