Gendarmeria: dati attività 2013 confortanti

Pochi reati davvero gravi, ma massima attenzione alle violenze di genere ed ai furti. Ieri la presentazione dei dati statistici relativi all'attività della Gendarmeria nel 2013.
“La più tranquilla delle località italiane è molto più pericolosa del posto più pericoloso di San Marino”. Così il Generale Gentili ha commentato i numeri dell'attività operativa della Gendarmeria, nell'anno passato. Nessun omicidio, nessuna rapina, nessuna estorsione. Sono indicatori importanti della tranquillità del Paese. Anche per questo è stato deciso di effettuare pattuglie diurne con un solo agente. Disposizione che ha pure il fine di responsabilizzare l'organico. Alcuni reati – ha sottolineato il Comandante – sono determinati dal carattere un po' sanguigno della popolazione: come i 21 casi di minacce o ingiurie, o i 223 casi di danneggiamenti. Ma le vere note dolenti vengono dalle 43 segnalazioni per violenze a donne o minori e dai 198 furti: 71 dei quali in abitazioni 26 le frodi e truffe; 13 le denunce per guida in stato di alterazione psicofisica e 14 le denunce relative alle sostanze stupefacenti: un numero piuttosto contenuto – è stato detto –; ma alla tolleranza zero è stato preferito il buon senso, si interviene - in genere - quando la situazione è davvero pericolosa. 39 le segnalazioni varie riferite al web, ma gli accertamenti sono stati 1063. 3279 le persone identificate, 1844 le pattuglie in servizio.

GM

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