Genova, crolla un ponte sull'A10: 35 morti e feriti gravi
Impressionante lo scenario davanti ad uno dei primi testimoni oculari che non trattiene lo sgomento: un largo tratto del viadotto Polcevera sull'autostrada A10 a Genova, detto ponte Morandi per via dell'ingegnere che lo progettò negli anni '60, Riccardo Morandi, è crollato, mentre sulla città pioveva abbondantemente.
Entrambe le carreggiate si sono schiantate al suolo dopo un volo di circa cento metri, vi transitavano non meno di 30 automobili e 3 Tir. Secondo il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, non vi sono case coinvolte, anche se alcune abitazioni vicine sono state svuotate per precauzione, e secondo i soccorritori altre parti del ponte potrebbero essere a rischio crollo.
Da subito si è temuto il peggio, unità di vigili del fuoco sono giunte anche dal Piemonte, insieme a squadre cinofile ed esperti di ricerca tra le macerie. “Qui c'è l'inferno”, hanno riferito i soccorritori, che lavorano tra grovigli di massi e blocchi di cemento per capire quante persone possono ancora essere estratte vive.
Il crollo ha sfiorato i capannoni di Ansaldo Energia, mentre è stata colpita una parte dell'azienda ambientale del Comune.
Il viadotto, lungo 1.182 metri, attraversa il torrente Polcevera, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano: inaugurato nel '67, negli anni oggetto di manutenzioni profonde.
Nel 2009 si era parlato anche di demolizione controllata della struttura in cemento, poiché in 30 anni il traffico era quadruplicato: ogni anno i transiti sono almeno 25 milioni e mezzo.
Visto che a Genova risiede una comunità di sammarinesi, i presidenti si sono sentiti tra loro e non risultano sammarinesi coinvolti.
Francesca Biliotti
Nel video gli interventi di Giovanni Toti presidente della Regione Liguria e di Matteo Salvini vice presidente del Consiglio
Vedi anche: i primi video dal crollo