L'8 settembre inizia il processo a Carlo Filippini e Antonio Fabbri, direttore e redattore del quotidiano “l'Informazione”, accusati di “Pubblicazione di atti segreti inerenti un procedimento penale”. Il processo ai due giornalisti, attivato su impulso del Congresso di Stato e di Banca Centrale, è incentrato su alcuni articoli inerenti un'indagine, poi archiviata, a carico della Presidente di Bcsm Catia Tomasetti e del politico Sandro Gozi, per una consulenza da 10mila euro al mese a favore di quest’ultimo. Dagli atti emerse anche che la presidente di Bcsm incontrò l’allora capo dei servizi segreti italiani parlando anche del sistema bancario sammarinese. I due giornalisti affermano di aver avuto accesso a quel fascicolo di indagine seguendo le procedure previste dalla legge e di averne dato notizia considerando l'evidente e preminente interesse pubblico. Per Filippini e Fabbri il processo a loro carico ha il sapore di una pressione intimidatoria verso la libertà di stampa che non fa onore all'Antica terra della Libertà.