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Giustizia "fai da te" alla Casa San Michele, condannato sammarinese per ingiuria aggravata da affermazioni a sfondo razziale

Si precipitò nella casa di accoglienza dopo la denuncia della moglie, poi risultata infondata, di essere stata aggredita da un uomo di colore

22 dic 2021
Casa San Michele
Casa San Michele

È stato condannato per ingiuria aggravata dalla circostanza razziale il sammarinese di 44 anni che nel maggio del 2018 aveva raggiunto la Casa di accoglienza San Michele usando toni aggressivi e minacciosi nei confronti degli ospiti. Quella sera infatti la moglie riferì – e solo successivamente si accertò che si era inventata tutto- di essere stata aggredita da un uomo di colore nel parcheggio antistante il bocciodromo di Borgo. Da un punto di vista processuale un fatto irrilevante, che si conclude con una condanna a 600 euro di multa ( il procuratore del Fisco aveva chiesto due mesi d'arresto). Ma l'impatto di quell'episodio creò un momento di forte tensione sociale, e per contrastare emergenti devianze xenofobe si arrivò ad organizzare una fiaccolata “contro l'odio”.





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