Giustizia "fai da te" alla Casa San Michele, condannato sammarinese per ingiuria aggravata da affermazioni a sfondo razziale
Si precipitò nella casa di accoglienza dopo la denuncia della moglie, poi risultata infondata, di essere stata aggredita da un uomo di colore
È stato condannato per ingiuria aggravata dalla circostanza razziale il sammarinese di 44 anni che nel maggio del 2018 aveva raggiunto la Casa di accoglienza San Michele usando toni aggressivi e minacciosi nei confronti degli ospiti. Quella sera infatti la moglie riferì – e solo successivamente si accertò che si era inventata tutto- di essere stata aggredita da un uomo di colore nel parcheggio antistante il bocciodromo di Borgo. Da un punto di vista processuale un fatto irrilevante, che si conclude con una condanna a 600 euro di multa ( il procuratore del Fisco aveva chiesto due mesi d'arresto). Ma l'impatto di quell'episodio creò un momento di forte tensione sociale, e per contrastare emergenti devianze xenofobe si arrivò ad organizzare una fiaccolata “contro l'odio”.
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