“In guardia, fellone”
Pretesto del giorno, la notizia data in anteprima da Tribuna del “ricovero in ospedale per approfondimenti” della Signora Biljana Baruca, temporaneamente ristretta ai Cappuccini, con accuse non ancora passate in giudicato.
Dunque complimenti a Tribuna che ha dato la notizia per prima, grazie a una intervista avuta dall'Avvocato difensore Massimiliano Annetta, il quale specifica nell'intervista “allo stato attuale” di non sapere se è stata trattenuta o meno in ospedale.
Rtv interviene, a seguire, specificando che la Signora Baruca “non è stata ricoverata ma semplicemente sottoposta in reparto ad accertamenti medici” e quindi è rientrata al suo attuale domicilio coatto. Dunque Rtv dà la notizia che è tornata in carcere e quindi non ha dormito in ospedale. Tribuna - giunti a tal punto - si adira sulle sue pagine di oggi con Rtv e lo dice a chiare lettere.
Alla fine, l'argomento del contendere si concentra sul significato della parola ricovero. Fonti ospedaliere confermano a Rtv che c'è ricovero solo se viene aperta la procedura di ricovero, fonti leguleie confermano a Tribuna che il ricovero significa “offrire assistenza in questo caso medica”. Per finire, secondo lo Zingarelli (cui generazioni di studenti devono cultura scolastica e tendenze scoliotiche, visto il peso del dizionario) ricovero vuol dire “trasferimento in luogo di cura, assistenza”. Facciano i lettori come preferiscono.
A noi piacerebbe - almeno una volta nella nostra vita professionale - concludere secondo la migliore tradizione giornalistica da Felice Cavallotti a Curzio Malaparte allo stesso Montanelli, passando per il fior fiore del giornalismo italiano d'antan, con una sfida a duello. All'alba dietro Santa Chiara, sciabola o balestra grande. Decida Tribuna.
(c.r.)