Logo San Marino RTV

"Il Cristo Ligneo deve tornare a Boccardelli"

Il Gip di Rimini Vitolo ha letto l'ordinanza nel pomeriggio, dopo l'udienza tenutasi in mattinata. Il Pm Ercolani non farà ricorso, il Ministero ha 15 giorni. L'avvocato Ciabattoni: "Prenderemo contatti con le autorità di San Marino per esporre l'opera"

di Luca Salvatori
19 apr 2022
Nel servizio Davide Ercolani
Nel servizio Davide Ercolani

La Gip Benedetta Vitolo ha letto l'ordinanza alle 16, dopo l'incidente di esecuzione tenutosi in mattinata nell'aula H del Tribunale di Rimini. Quello che potrebbe essere l'ultimo round di questa lunga contesa l'ha vinto dunque Angelo Boccardelli che, con la difesa dell'avvocato Francesco Ciabattoni, si era opposto alla confisca. Decisiva la perizia illustrata in aula dall'esperto Luca Annibali, secondo il quale il Cristo, in legno di bosso, risale al secondo seicento o ai primi del settecento -  quindi oltre un secolo dopo l'epoca di Michelangelo Buonarroti - e ha caratteristiche stilistiche influenzate dai quadri del pittore fiammingo Van Dick. Il perito ha ribadito che il Cristo presenta una “qualità non deplorevole ma in alcuni passaggi tutt'altro che entusiasmante” e il valore economico è stimabile tra i 5 e i 10mila euro, quindi sotto la soglia dei 13.500, necessaria per definirlo “bene culturale”. Un'opera di rilievo, ma non di eccezionale valore per il patrimonio artistico nazionale, condizione indispensabile per confermarne, di fatto, la confisca. Che stamani era stata chiesta nuovamente, in aula, dal Ministero dei Beni Culturali, ma anche dal Pm Davide Ercolani che tuttavia non farà ricorso: “La questione è sembrata un po' come la vendita della Fontana di Trevi da parte di Totò. Sembrava che il Cristo avesse un valore inestimabile – osserva il Pm Davide Ercolani – quando in realtà l'eccezionale rilevanza non c'è e quindi la decisione da parte del Giudice è stata scontata”.

Dopo 13 anni il Cristo Ligneo torna nella disponibilità di Boccardelli ma non è detto che la partita sia finita. Il Ministero dei Beni Culturali  ha infatti 15 giorni per impugnare l'ordinanza e solo se ciò non avverrà Boccardelli potrà finalmente entrare in possesso definitivamente dell'opera. Se il ricorso non ci sarà “molto probabilmente – dichiara l'avvocato Francesco Ciabattoni – pensiamo di esporre il Cristo mettendoci d'accordo la Repubblica di San Marino. Prenderemo a breve contatti con le autorità politiche e culturali per fare questa prima esposizione”.





Riproduzione riservata ©