Il processo dell'anno a Confuorti, Savorelli e Guidi
Sotto accusa anche altri nove imputati. Al vaglio del Giudice Valentini il cosiddetto "caso titoli", la liquidazione illegittima di Asset Banca, l'assorbimento forzato della stessa in Cassa di Risparmio, il mancato rimborso del prestito 'Leiton'
Francesco Confuorti, presidente della Advantage Financial, ritenuto dall'accusa il “burattinaio”; Lorenzo Savorelli, ex direttore di Banca Centrale che molti ricordano anche per il dito medio mostrato ad un fotografo durante il meeting del 2017 quando attorno alla sua figura si stavano addensando pesanti sospetti; Daniele Guidi, ex direttore di Banca Cis, sparito dai radar – tutti si chiedono dove sia – dopo i numerosi procedimenti aperti a suo carico. Sono loro tre i principali imputati del processo apertosi oggi in Tribunale in cui si dovrà accertare la verità su alcune tra le più controverse vicende degli ultimi anni, nel sistema bancario sammarinese: il cosiddetto "caso titoli", la liquidazione illegittima di Asset Banca, l'assorbimento forzato della stessa in Cassa di Risparmio, il mancato rimborso del prestito 'Leiton'.
Oltre ai tre imputati più noti, sono sotto accusa anche gli ex ispettori della vigilanza Bcsm Filippo Siotto, Mirella Sommella, Raffaele Mazzeo e Ugo Granata, l'ex direttore di Banca Centrale subentrato a Savorelli, Roberto Moretti, i due ex vice-direttori di Banca Cis Emilio Gianatti e Marco Mularoni, il consulente Mario Fabiani e il commissario straordinario di Asset Banca Roberto Venturini. Solo quest'ultimo e Mularoni, presenti in aula. Mazzeo, assente per legittimo impedimento, causa covid. Tutti gli altri imputati, contumaci.
Contestati a vario titolo i reati di amministrazione infedele, rivelazione di segreto d'ufficio, abuso di autorità e bancarotta. Hanno chiesto di costituirsi parte civile l'Eccellentissima Camera – e cioè lo Stato -, Banca Centrale, Cassa di Risparmio, tutti e 47 i soci di Asset e la società dell'istituto di credito ed anche la società di gestione degli attivi ex bns, ovvero ciò che resta di Banca Cis dopo la risoluzione bancaria. Il Procuratore del Fisco Roberto Cesarini ha espresso parere positivo ed ha anche chiesto la riqualificazione del reato di amministrazione infedele in malversazione del pubblico ufficiale che prevede una pena più alta e quindi tempi di prescrizione più lunghi. Difese degli imputati, contrarie alle costituzioni di parte civile. Il Commissario della Legge Vico Valentini renderà nota la sua decisione nella prossima udienza fissata per il 16 marzo. Aula del tribunale oggi “sold out” con ben 29 avvocati in uno spazio da molti giudicato inidoneo per un processo di tale portata.
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