Immigrazione clandestina: Cc individuano 'tesorieri' nel riminese
In particolare, tra il 2007 e il 2009, le imprese (fabbricazione e vendita al dettaglio di bigiotteria, vendita di abbigliamento e accessori, attività di "money transfer") hanno prodotto un volume di affari di quasi 600mila euro e un reddito di impresa netto di 200mila euro. Per effettuare i trasferimenti all'estero i due tesorieri avevano aperto un conto corrente in una finanziaria in Bangladesh dove sono stati registrati versamenti di denaro in contante per oltre 5.500.000 euro, trasferimenti di 3.700.000 euro in un conto di un'azienda con sede a Hong Kong che a sua volta aveva attivato un conto nella stessa finanziaria dal quale erano stati effettuati e ricevuti bonifici per 19.600.000 euro in entrata e 6.500.000 euro in uscita. In forma residuale usavano i propri conti correnti e quelli di prestanome. I trasferimenti potevano apparire come compravendita per attività commerciali ma il successivo riscontro all'Agenzia delle Entrate e delle dogane ha dimostrato che si trattava di operazioni fittizie. Tra il 2007 e il 2009 (in concomitanza con l'operatività dell'associazione investigata) si sono registrati flussi di denaro per 2.500.000 euro.